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Il CNI si è distinto in questi anni per un totale disinteresse ed inefficacia sul tema. La faccio semplice: l'ingegnere informatico LIBERO PROFESSIONISTA (non altre figure informatiche... esclusi tutti i dipendenti che non garantiscono terzietà...
Il CNI si è distinto in questi anni per un totale disinteresse ed inefficacia sul tema. La faccio semplice: l'ingegnere informatico LIBERO PROFESSIONISTA (non altre figure informatiche... esclusi tutti i dipendenti che non garantiscono terzietà di giudizio) oggi dovrebbe PER LEGGE intervenire nella certificazione di qualsiasi sistema automatizzato, esattamente come l'ingegnere strutturista interviene nell'ambito delle costruzioni. Idem per quanto riguarda il settore della "data protection" e Privacy / GDPR applicato ex art. 24 alle misure di sicurezza adottate. Ipotizzabile introdurre tale vincolo estendendo il DM 37/2008 anche a tutti i sistemi ICT. Pia illusione ? Fino a quando il CNI si muoverà esclusivamente nel settore della malta e cazzuola, l'ingegnere informatico sarà sempre una figura di Serie B ! Il medico può farlo solo chi è laureato in medicina, l'avvocato idem, il commercialista idem, l'ingegnere informatico ? ... alla mercè di programmatori autodidatti e tecnici di medio-basso livello. CNI e Ordini tristemente mediocri da sempre sul tema. Cordialmente

  1.   Nicola Madrigali
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  4. Ultima risposta di Niccolò Borgioli
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Da diversi anni, si prova a far passare il concetto che sia necessario introdurre una qualche forma di voto online per "modernizzare" le operazioni di voto.
Nonostante lo scetticismo e la contrarietà della maggioranza degli esperti di sicurezza...
Da diversi anni, si prova a far passare il concetto che sia necessario introdurre una qualche forma di voto online per "modernizzare" le operazioni di voto.
Nonostante lo scetticismo e la contrarietà della maggioranza degli esperti di sicurezza informatica, alcuni esperimenti in tal senso si sono svolti in giro per il Mondo. Ci sono state sperimentazioni in ambiti limitati (Lombardia, Estonia) e in ambiti più ampi (Svizzera, Germania, USA) e, in tutti i casi, sono state rilevate problematiche durante le operazioni o, peggio, sono state trovate gravi falle di sicurezza a posteriori che sono state evidenziate solo all'interno della comunità degli esperti per evitare un crollo della fiducia degli elettori nel sistema elettivo.

La letteratura scientifica è concorde nel considerare il voto online insicuro e pericoloso, si vedano ad esempio:
- https://spectrum.ieee.org/the-security-challenges-of-online-voting-have-not-gone-away
- https://www.mdpi.com/2073-8994/14/5/858
- https://academic.oup.com/cybersecurity/article/7/1/tyaa025/6137886

Sulla base di queste evidenze, la American Association for the Advancement of Science ha pubblicato una lettera aperta per mettere in guardia i legislatori USA dai pericoli di questa scelta: https://www.aaas.org/programs/epi-center/internet-voting-letter e si trovano iniziative simili promosse dalle comunità scientifiche di molti altri Paesi.

Credo che, come comunità professionale, sia nostro dovere nei confronti della nostra Nazione produrci in un'azione che evidenzi le irrisolvibili e note criticità del voto online, affinché i nostri legislatori possano decidere sulla base di conoscenze scientifiche reali.
  1.   Francesco La Regina
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